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Il piacere di condividere l'esperienza

Amici, foto di gruppo in vacanza in Italia

Siamo un piccolo gruppo di genitori, abitiamo a Verona e nella sua provincia e abbiamo tutti un figlio studente di circa 16 anni e la voglia di migliorare il nostro inglese “familiare”. Per questo ogni nostra famiglia gradirebbe ospitare uno studente o una studentessa all’incirca sedicenne, che parla l’inglese, che con pazienza ci corregge, con cui fare gite e spiegare usi e costumi locali.

La breve vacanza (indicativamente 10-12 giorni) giustifica il nostro impegno organizzativo, anche se la nostra ambizione supera questo breve periodo.

In sintesi, il nostro progetto si sviluppa in più anni e si articola in tre fasi.

FASE 1

La famiglia italiana ospita a casa propria lo studente straniero, per il periodo convenuto, durante le vacanze estive. L’ospite vive in famiglia, esce con la famiglia per visite di vario genere ed è spesato. A suo carico soltanto il biglietto aereo A/R. Si rende disponibile a correggere gli errori di lingua e, se ha piacere, può ricevere spiegazioni sulla lingua italiana volte a migliorarne l’apprendimento.

FASE 2

Se l’ospite e la sua famiglia sono rimasti contenti dell’esperienza italiana, contraccambiano la cortesia ricevendo lo studente italiano a casa propria, rispettando le stesse condizioni di trattamento.
In caso contrario occorre prendere atto che qualcosa non ha funzionato e l’iniziativa non ha alcun seguito.

FASE 3

A questo punto le famiglie si conoscono e, se hanno piacere, ospitano alternativamente lo studente e i suoi genitori, verosimilmente in hotel, B&B o in altre soluzioni condivise, soprattutto perché questa volta la spesa è a carico della famiglia ospitata. In questa vacanza a pagamento la famiglia ospite trova un appoggio nella famiglia ospitante, che nei limiti del possibile organizza viaggi, pranzi e altre attività, spiegando quanto sa ai propri ospiti, in inglese.
Se la vacanza è stata una bella esperienza, le nuove amicizie avranno un loro seguito naturale.

Per quanto riguarda la prima fase, in cui le famiglie italiane ospiteranno gli studenti stranieri, è da sottolineare l’organizzazione che noi genitori ci daremo, che prevederà una o più gite comuni (naturalmente saranno presenti i genitori che potranno). Le gite, a cui partecipano tutti i ragazzi, servono per consentire loro di ritrovarsi (sono giovani e distanti dalla famiglia) e per dare l’opportunità a tutti i ragazzi di fare nuove amicizie.